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Oggi, forse, la domanda più opportuna non è “perché la mia azienda deve essere sui social network?”, quanto, piuttosto: “in che modo e con quali obiettivi la mia azienda deve essere sui social network?“. Questo perché, dal lontano 2007 (data del lancio di Facebook), i social network hanno superato la fase embrionale, hanno smesso di essere territorio inesplorato. Consolidatisi, i social network sono diventati parte integrante delle vite di miliardi di persone e, di conseguenza, strumenti di business essenziali per innumerevoli aziende e marchi che, grazie ad essi, entrano in relazione con le persone e promuovono idee, servizi e prodotti.
Essere sui social network, oggi, non è più un’opzione: bisogna esserci, e vi diamo degli ottimi motivi per farlo.

Come ben sintetizzati da Jayson DeMers, in un suo articolo per Forbes (The Top 10 Benefits Of Social Media Marketing) i 10 benefici che derivano dall’essere sui social network sono… be’, sicuramente molti di più. Però 10 vantaggi costituiscono un buon punto di partenza per approfondire l’argomento. (E, poi, diciamocelo, questi elenchi piacciono tanto a tutte le persone che si lasciano incuriosire dai 10 comandamenti del marketing per conoscere i 9 trucchi della comunicazione che ti permetteranno di padroneggiare le 8 regole dell’engagement per conoscere i 7 segreti dello share con le 6 pratiche della conversion perfetta, grazie ai 5 motivi per affinare la propria conoscenza delle 4 tecniche per perfezionare i 3 metodi di persuasione, in sole 2 sessioni, per realizzare 1 bel… ma lasciamo perdere, e vediamo l’elenco!).

  1. Cresce la riconoscibilità del marchio. Ogni opportunità che hai, per mostrare il tuo marchio e i tuoi prodotti, va colta. I social media sono questa opportunità e, pertanto, meritano di essere presi in considerazione. Un utente di Facebook o di Twitter, ad esempio, potrebbe sentir parlare di te, per la prima volta, proprio scorrendo il feed delle notizie che qualcuno ha commentato o condiviso.
  2. Aumenta la fedeltà al marchio. A dirlo è un report pubblicato dalla Texas Tech University, che ci dice che i marchi che creano interazione con il pubblico sui social network (engagement) godono di una maggiore “lealtà del cliente”. Uno studio analogo, pubblicato da Convince&Convert ha rilevato che il 53% degli americani che seguono un marchio sui social network finiscono con l’essergli più fedeli e, di conseguenza, lo preferiscono ad altri marchi concorrenti.
  3. Si generano maggiori opportunità di “conversione” (ovvero, di ottenere una “conversion” o, in altri termini, la trasformazione degli utenti da semplici visitatori a clienti, abbonati, acquirenti). Ogni post, sui social network, è una opportunità di conversion. Costruire e amministrare una fan-base significa poter interagire, simultaneamente, con clienti già acquisiti e nuovi potenziali clienti.
  4. Più alto valore di CR (Conversion Rate). Ovvero, le persone tendono ad entrare in relazione con un marchio più facilmente di quanto non accada attraverso i motori di ricerca, perché sui social network i marchi possono “umanizzarsi”: parlare, ridere, scherzare e proporre cose interessanti, come esseri umani. E, come nota il già citato Jayson DeMers: “[…] people like doing business with other people; not with companies.” (che si traduce, più o meno: “[…] le persone amano fare cose con le persone, non con le aziende”). Le statistiche parlano addirittura del 100% in più di “lead-to-close conversion rate, ovvero la percentuale di contatti che diventano acquirenti.
  5. Incremento del traffico diretto verso il tuo sito (per dirla con parole tecniche: inbound traffic). Senza i social network, parte del traffico che arriva al tuo sito è generato da chi già conosce i tuoi prodotti e il tuo marchio, e parte è generato dalle persone che riesci ad intercettare con la tua presenza sui motori di ricerca, grazie ad una buona strategia di Organic SEO e ad una forte presenza nelle SERP di Google. Grazie ai social network, una nuova fonte di traffico diretto al tuo sito si aggiunge, a quelle esistenti. E, come ben sai, più traffico significa più contatti (o lead), più “conversion”, più vendite!
  6. Più elevata autorevolezza del marchio (brand authority). Se interagisci con i tuoi clienti, dai loro consigli utili, li aiutati con un servizio di customer care, chi vedrà tutto questo porrà maggiore fiducia nel tuo marchio e, magari, a sua volta diventerà tuo follower. Fai in modo che il tuo marchio sia nominato (menzionato, taggato) dalle persone che lo seguono, e anche i loro amici, e gli amici dei loro amici, verranno a conoscenza dell’esistenza del tuo business e dei tuoi prodotti.
  7. Riduzione dei costi di marketing. Per via della loro struttura, i social network consentono di accogliere molteplici strategie di marketing, scalabili e adattabili alle più disparate esigenze. Secondo uno studio proposto da Hubspot, più dell’ottanta percento (84%, per la precisione) dei marketers impiega poco meno di sei ore alla settimana per coltivare il proprio marchio e la propria presenza sui social network. Attenzione, però: quella delle sei ore alla settimana è una media, quindi, se puoi dedicare anche soltanto un’ora alla settimana, inizia da lì.Impiega poco tempo e poche risorse, per poi accrescere gli investimenti(economici e di tempo) in seguito. Valutando ogni scelta sulla base delle risposte del mercato.
  8. Più ricca esperienza di acquisto, e un migliore servizio clienti. Grazie ai social network, non solo è più facile, per i tuoi clienti, entrare in contatto con il tuo marchio e con i tuoi prodotti. È molto più facile contattarti, acquistare con un clic, consigliare agli amici un acquisto. E, a volte… è anche più facile che un cliente si lamenti di qualcosa! Ma, come tutti gli esperti di gestione della crisi, anche tu saprai che dimostrare la propria preoccupazione e offrirsi di aiutare un cliente a risolvere un problema è qualcosa che, sotto gli occhi dei tantissimi utenti dei social network, può trasformarsi in un’ottima dimostrazione pubblica di customer-care ben fatto! Oggi più che in passato, per un’azienda, scusarsi per un errore, offrirsi di riparare a un danno, o mostrare capacità di ascolto è ancora più importante. Perché lo si fa sotto gli occhi di miliardi di persone.
  9. Più approfondita conoscenza dei propri clienti (ovvero: Social Media Listening). I social media non forniscono soltanto utili informazioni statistiche (altrimenti dette insights) sull’andamento dei propri account, sulla diffusione dei post, sui clic ottenuti su un link. I social network ci danno la possibilità di conoscere interessi, gusti, passioni, professione, livello culturale (e tanto altro ancora) dei nostri clienti e delle persone con le quali, ogni giorno, interagiamo. Se anche per te conoscere il cliente è fondamentale per sapere che cosa vuole, e come offrirgli un servizio sempre migliore, allora già sai perché è un bene che la tua azienda sia rappresentata su uno (o più) social network.
  10. Nella sua analisi, tra i 10 benefici del social media marketing, Jayson DeMers annovera anche quello che definisce “Better Search Engine Rankings”, ovvero: migliore posizionamento nei motori di ricerca, facendo riferimento al SEO organico, e al fatto che, ormai, non basta più aggiornare regolarmente il proprio blog e osservare una serie di accorgimenti e di best practices nelle fasi di copywriting e web design (per le quali rimandiamo alla Guida SEO di Google che trovate qui). Nell’articolo di Forbes si tocca l’argomento, sempre attuale e controverso, che vede una possibile interazione tra Social Media Marketing (SMM) e Search Engine Optimization (SEO): “Google and other search engines – si legge nel testo – may be calculating their rankings using social media presence as a significant factor, because of the fact that strong brands almost always use social media. As such, being active on social media could act as a “brand signal” to search engines that your brand is legitimate, credible, and trustworthy.”, ovvero: siccome i brand autorevoli usano i social media, è possibile che i motori di ricerca considerino autorevoli i brand che usano i social media, includendo questo parametro tra tutti quelli che contribuiscono al “ranking”, ovvero alla salita o alla discesa di un marchio nelle pagine dei risultati delle ricerche (SERP). Per la nostra esperienza, e per le conoscenze acquisite in anni di lavoro e formazione, preferiamo considerare SEO e SMM come facce di una medaglia che è sì unica, ma che ha pur sempre, appunto, due facce. Sicuramente il Social Media Marketing influenza il SEO, ma per motivi indiretti, aventi a che fare con i contenuti, la loro fruizione, e gli utenti (con i loro comportamenti peculiari, complessi, articolati). Insomma, escluderemo interazioni direttamente imputabili a peculiarità algoritmiche dei motori di ricerca stessi.