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Quella che sto per presentarti, in questo articolo, è una “macchina combinatoria” alla quale ho lavorato nel corso degli anni. È il risultato di studi ed esperienze nel mondo della comunicazione e del marketing, e serve per agevolare aziende e professionisti nella produzione di contenuti per post e blog, oltre che nella gestione del flusso delle informazioni relative a questo processo.

In qualche modo, la mia “macchina combinatoria” è la naturale risposta all’esigenza – di sempre più aziende, enti, associazioni e liberi professionisti – di produrre contenuti originali e, possibilmente efficaci e ben realizzati.

Prima di addentrarci nel funzionamento della “macchina combinatoria”, però, devo fare alcune semplici premesse: che cosa intendo con “combinatoria”, che cosa intendo con “scrittura combinatoria”, e quali elementi ho deciso di combinare, per fornirti uno strumento esaustivo

 

Una definizione di combinatoria

Con combinatoria si intende, dal punto di vista matematico, un insieme di modi per ordinare e/o raggruppare gli elementi di un insieme finito (secondo determinate regole).
E questo è quanto. Immaginate di avere 7 elementi e di voler sapere in quanti modi possono essere ordinati… ebbene, la risposta è 7! (sette “fattoriale”, non “sette” esclamato molto forte), ovvero: 5.040. Cinquemila e quaranta modi diversi di ordinare sette elementi! Se tutto questo vi appassiona, qui trovate qualcosa sul Calcolo combinatorio. Altrimenti, per quanto riguarda questo articolo, sapete già abbastanza.

 

Che cos’è la scrittura / narrativa / letteratura combinatoria?

La scrittura combinatoria (o narrativa combinatoria o, ancora, letteratura combinatoria) è un termine con il quale si intende identificare l’atto scrittorio coadiuvato, mescolato, inframezzato da processi derivati dalla matematica combinatoria. Proprio questo tipo di scrittura ha dato vita ad una particolare narrativa (e alla pittura combinatoria, alla poesia combinatoria, alla musica combinatoria) e, di conseguenza, anche ad una letteratura combinatoria.

È dalle scuole superiori che – grazie alla mia insegnante di Lettere – nutro una profonda ammirazione per gli “scrittori combinatori” e per le loro folli idee. In particolare, ho sempre ammirato il movimento francese dal quale tutto questo ha avuto inizio (OuLiPo) e gli scrittori che, poi, lo hanno portato in Italia (con il nome di OpLePo): Italo Calvino e Umberto Eco, per citare solo un paio dei più illustri.

Immagine dello schema combinatorio per la produzione dei contenuti online e offline

Macchina combinatoria per produrre contenuti su social e blog (potrai scaricare il PDF da questa pagina)

Una macchina combinatoria per produrre post e articoli

Ispirato dai grandi scrittori del passato (e da sempre stregato dalla genialità della scrittura combinatoria), ho voluto darmi da fare per produrre una mia piccola “macchina combinatoria” che, mettendo insieme persone ed elementi della comunicazione, prova a dare una mano a tutti quelli che, ogni giorno, dovendo gestire un blog, una newsletter, un canale social, si chiedono: e adesso che cosa scrivo?

In realtà, più che rispondere al “che cosa scrivo”, questa “macchina combinatoria” suggerisce un flusso… una serie di passaggi da compiersi, all’interno di un processo gestionale, per riuscire ad ottenere il testo giusto, per il canale giusto, partendo da un’idea.

Gli Elementi della Comunicazione di Romàn Jakobsòn

Li adopero molto spesso all’interno dei miei corsi di formazione, perché credo che siano essenziali, eleganti nella loro asciuttezza, eppure fondanti nella loro solidità teorica. Gli Elementi della Comunicazione, individuati da Romàn Jakobsòn, ci descrivono gli ingredienti di un qualunque processo comunicativo tra esseri viventi. Nulla può sfuggire da questo schema tanto datato eppure tanto attuale.

Se non lo conoscete, perché nessuno ve ne ha mai parlato prima, vi consiglio di approfondire l’argomento leggendo questo articolo dedicato alla Teoria della Comunicazione. E, poi… fatevi dei nuovi amici, perché non è possibile che non abbiate mai parlato di Jakobsòn con qualcuno!

Gli Elementi della Comunicazione di Jakòbson che troverete, nella “macchina combinatoria” sono quelli che riporto qui di seguito. Accanto ad alcuni elementi trovate anche, tra parentesi, un termine preso in prestito dal mondo del marketing, per rendere un po’ più esplicita l’analogia “comunicazione-marketing” che, in uno strumento del genere, trova tantissime applicazioni:

  • Referente (tema)* Contesto (mercato)
  • Ricevente (target)
  • Messaggio (selling proposition, content)
  • Codice
  • Canale

Oltre agli elementi di Jakobsòn ho voluto inserire anche altri due elementi, funzionali alla produzione dei contenuti:

  • Stile
  • Registro linguistico

Uno degli Elementi della Comunicazione è stato, invece, eliminato: l’Emittente. Questo perché, in questa fase, deve essere abbastanza chiaro chi sarà l’emittente dei testi e, quindi, quale sarà l’ente comunicatore (sia esso persona fisica, azienda, brand).

Al fine di comprendere meglio la natura dell’Emittente (e, quindi, dello spirito dell’azienda, della persona, del personaggio che vogliamo creare e far vivere – tramite la scrittura – sui social, sul blog, e sul sito) occorrerà un altro articolo, dedicato a questo tema.

Per ora vi basti sapere che gli Elementi della Comunicazione che trovate, nella “macchina combinatoria”, sono stati così elencati perché a loro è stata attribuita una “figura” del Social Media Team. Ovvero, un responsabile, un referente… qualcuno che, grazie al gioco di squadra con gli altri elementi del team, può beneficiare di questa “macchina combinatoria” e, grazie ad essa, gestire un flusso di informazioni che porta dall’idea alla pubblicazione di post e articoli online.

 

Il Social Media Team: persone che gestiscono Elementi

Questa del “social media team” non è una mia invenzione, ma vorrei tanto che lo fosse. Più che altro è un distillato di esperienza, buon senso, studio e lavoro sul campo.
Durante tanti anni passati a fare il consulente di social media marketing e il content creator per piani editoriali, mi sono reso conto che, affinché la comunicazione possa funzionare, su certi canali, ci devono essere almeno quattro figure fondamentali.

(Attenzione, non fraintendetemi: può anche esserci una persona soltanto, sia chiaro… ma dipende sempre dalle dimensioni del progetto, e dalla voglia che questa persona ha di soffrire le pene dell’inferno…).

Quelle figure (o funzioni) che io ho individuato e che reputo fondamentali, in una strategia di produzione di contenuti e gestione di content strategy online, sono essenzialmente:

  • Chi decide (di che cosa parlare)
  • Chi sa (di che cosa si sta parlando)
  • Chi crea (e conferisce una bella forma)
  • Chi gestisce (e pubblica, diffonde, spedisce)

 

Chi decide: parleremo di questo…

Chi decide è la persona che ha la visione più generale dell’azienda, dell’ente, del progetto. È colui che, avendo una visione (generali) delle tematiche da trattare (referenti), del marcato (contesto) e delle persone alle quali si vuole rivolgere (destinatari, target) può permettersi di dire: ecco di che cosa scriveremo sul blog e sui social, per il prossimo mese.

 

Chi sa: scendiamo nel dettaglio…

Chi sa è la persona che, raccolto il tema generale (referente), lo scompone in sotto-temi, micro argomenti, conoscenze specifiche e, alla fine, in veri e propri “messaggi”.
Se “chi decide” è il boss, ecco che “chi sa” è il nerd.
E il nerd ha il potere di trattare il messaggio come meglio crede, perché ha una conoscenza verticale, approfondita e sistematica dell’argomento, al punto da poter prendere un solo tema e scomporlo in materiale per 10, 20, 30 post (o, appunto, messaggi).

 

Chi crea: interessante, ora rendiamolo bello…

Chi crea è il creativo che, recepito il messaggio, decide di dargli la forma più accattivante (in relazione al carattere proprio dell’Emittente). Il creativo scrive, fotografa, disegna, filma, illustra secondo il proprio Codice (espressivo). E lo fa adoperando lo Stile e il Registro (linguistico) che sono più pertinenti con il carattere e lo spirito del brand, dell’ente, dell’azienda. Informazioni, queste, che possono essere dedotte, ad esempio, dalla mission e dalla vision. O, ancora, da una dichiarazione di intenti, o da altri documenti atti a descrivere, appunto, un brand, un ente o una associazione proprio come se fossero “un Emittente”.

 

Chi gestisce: visto tutto questo, lo pubblicheremo qui…

Chi gestisce è la persona che, avendo conoscenze di social media marketing e, in particolare, sapendo gestire Social Advertising e Community, recepisce il materiale e, sulla base della forma più appropriata, lo smista sui canali giusti (oppure, per contro, chiede che vengano prodotti contenuti ad hoc, a seconda del canale che lo richiede… come vedete… lo schema è combinatorio, quindi… gli elementi possono comunque essere mossi con una certa plasticità).
Chi gestisce è la persona che, alla fine, pubblica il contenuto online e, monitorando risultati e feedback del pubblico, produce retro-feedback per gli altri componenti del Social Media Team che, facendo tesoro di questi dati, correggeranno e miglioreranno il loro operato di conseguenza

 

Una “macchina combinatoria” per tutto questo?

Per fare tutto questo, naturalmente, uno schema non basta. Però aiuta, e molto. Certo, deve essere preso, fatto proprio, condiviso con le persone.
Se diventa metodo, allora può portare risultati. Sapendo che, come ogni metodo, anche questo metodo è una forzatura sulla realtà, è una interpretazione razionale di qualcosa che sfugge ad ogni arbitraria definizione.
Insomma: è consiglio, esperienza narrata, distillato di sapere, ma è pur sempre uno dei modi possibili. Di sicuro, è quello che più mi piace e che più mi ha aiutato e, per questo, sono lieto di condividerlo con te.

Scarica il file PDF con lo schema della Macchina Combinatoria per produrre post e articoli in team.

Buona scrittura!

Federico Di Leva

Autore Federico Di Leva

Forse non mi conoscete, anche se sono Sovrano di Retorica. Sono il Signore del Regno dell’Anacoluto e Principe di Consecutio. Sono Colui che ha navigato al di là della Galassia della Metafora, oltre la Nebulosa dell'Analogia, fino a scorgere il bagliore del remoto Sole di Adynaton. Ho lottato contro eserciti di parole, armato solo della mia penna, per fare in modo che mi obbedissero tutti: Sostantivi ed Aggettivi, il popolo dei Verbi e quello dei loro cugini, gli Avverbi. Ho assistito al crollo della Città di Interpunzione, alla scomparsa delle virgole, alla morte dei punti e virgola. Ho visto calare, sul linguaggio, il velo di tre puntini di sospensione. E sono sopravvissuto. Sono Federico. E tutto quello che dovete sapere, su di me, è che sono uno scrittore.

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